Baffo del mese: marzo 2018

Baffo del mese Marzo 2018

Speciale elezioni politiche, corsa a tre fra i mustacchi canuti di Pietro Pisani, il tappetino frizzante di Francesco Verducci e il fino fiammifero di Massimiliano Bernini

Il Baffo del mese di marzo 2018 è una sorta di piccolo speciale sulle recenti elezioni politiche celebrate a marzo. L’ultima tornata elettorale ci ha infatti resi orfani del baffone da novanta di Antonio Razzi escluso dalle liste di Forza Italia e soprattuto del baffino polemico di Massimo d’Alema il principe dei trombati, antirottamatore rottamato che con il Flop di Liberi e Uguali si è ritrovato senza poltrona a Palazzo Madama dopo il flop nel collegio della suo collegio di Nardò. Ma la Fortuna Barbuta ha voluto comunque premiare alcuni candidati dal folto tappetino subnasale e le nostre camere, un tempo florido ostello per illustri politici baffuti, avranno la loro rappresentanza baffuti. Tanti rappresentanti del popolo vecchie conoscenze dell’emiciclo e non sono infatti fortunatamente provvisti di un importante vicino del naso. Tra i tanti ne abbiamo selezionati tre…

Francesco Verducci
Il fermano classe 1972 già segretario dei DS nel 1998 è uno dei mustacchi più interessanti nelle file del PD ed è stato rieletto al senato nella sua provincia nonostante i risultati deludenti del suo partito nella regione. Docente universitario a Macerata, i suoi baffi sono forse un tributo ai grandi filosofi del ‘900, sebbene sia Docente di Sociologia dei fenomeni politici. Un bel baffo che con il giusto abbrivio potrebbe presto risalire la china del suo partito prendendo magari il posto del compiante grande vecchio D’Alema.
Verducci Servigliano
Pietro Pisani
Storico militante della Lega in Emilia, segretario provinciale di Piacenza dal canuto e curatissimo baffo alla Guareschi, Pietro Pisani si affaccia per la prima volta a Palazzo Madama. Barbigi tosti, per questo rappresentante del carroccio che nel suo partito potrebbe aver trovato ispirazione dagli ispidi baffetti di Maroni e che per qualche inciampo grammaticale qualcuno lo ha voluto già paragonare al successore di Razzi: male lingue? Staremo a vedere…
Pietro PisaniMassimiliano Bernini
Per parcondicio tricotica non poteva mancare un rappresentante baffuto dei 5 stelle. L’esponente baffuto del caso politico italiano si chiama Massimiliano Bernini, viterbese classe 1975. Al secondo mandato alla camera dopo l’elezione del 2013, il mustacchio pentastellato presenta un fine fiammifero nero sovente allungato verso il pizzetto. Se in testa l’avanzare dell’età ha leggermente falcidiato la chioma del parlamentare, sul viso resta una fiera peluria rivoluzionaria che farà senz’altro faville nell’emiciclo. massimiliano-bernini-m5s

 

 

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