Un anno di BaffiaBuffo

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Lo scorso 26 gennaio apriva i battenti il nostro irsuto portale d’informazione baffuta: cosa abbiamo fatto, cosa c’è da fare e alcuni ringraziamenti

E’ trascorso un anno dalla pubblicazione del primo articolo su questo portale e in questo arco temporale il numero degli internauti che si sono affacciati sul nostro sito è cresciuto in maniera esponenziale, non solo cultori del baffo in generale ma anche curiosi attirati dagli argomenti irsuti che ci siamo impegnati a divulgare attraverso questo sito.

Un lavoro appagante ma al contempo faticoso che ci ha sottratto parecchio tempo ma dal quale non assolutamente vogliamo esimerci avendo in mente di espandere il verbo baffuto non solo in Italia ma anche nel mondo attraverso la traduzione degli articoli sin qui prodotti, in inglese e spagnolo e presto anche in francese. Anche la nostra Accademia del Baffo ha avuto un notevole incremento di adepti, come si è potuto vedere all’ultima cena coi baffi dello scorso 15 ottobre che ha visto circa 40 irsuti sodali partecipare con i loro mustacchi alle celebrazioni bacchiche dei loro peli sopra labiali.

Cosa ci spinge a portare avanti quest’opera di divulgazione lanuginosa?
In questo momento storico dove le libertà civili hanno raggiunto picchi mai raggiunti in passato, almeno da quando esiste la civiltà nel vecchio continente, c’è ancora chi si sente in dovere di radersi ad esempio per affrontare un colloquio di lavoro o per fare bella figura con i genitori della nuova fidanzata. Nel 2017 c’è chi ancora dunque demonizza barba e baffi vietando di portarli in alcuni ambienti lavorativi, minacciando licenziamenti e ritorsioni, atteggiamento figlio di una società malata d’igienismo e tormentata da turbe psichiche pogonofobiche che meriterebbero di essere approfondite a livello clinico.

Anche per questo secondo noi vale la pena portare avanti questa nostra divulgazione non solo per diffondere e difendere la bellezza dei baffi ma anche per farne comprendere l’intrinseco valore culturale e la loro importanza a livello storico e se vogliamo biologico (esiste un motivo per cui Madre Natura ha deciso di lasciarci questo apparato peloso invece di farci nascere tutti glabri). Abbiamo deciso di caricarci sulle spalle anche la difesa del pelo femminile, ancora più demonizzato dalla società moderna, per supportare quelle cicciebaffette che non vogliono rinunciare al bagaglio peloso di cui madre natura le ha fornite e che nonostante tutto risulta ancora apprezzato da una larga fetta di popolazione maschile.

La sfida per questo 2017 è quello di far evolvere ancora di più questo portale nella speranza di raggiungere un pubblico ancora più vasto per educarlo e convertirlo alla nostra nobile causa.

Con l’occasione vorremmo profondamente ringraziare alcune persone che hanno reso possibile questo progetto editoriale, innanzitutto il nostro ottimo amico e stimato Webmaster Michelone che ci ha messo a disposizione tutte le sue conoscenze nel campo della costruzione di siti internet realizzando questo splendido sito, il logo di BaffiaBuffo e dell’Accademia del Baffo, sopportando le mie richieste e dimostrando di essere un capacissimo architetto del web.
In secondo luogo vorrei ringraziare i sodali baffuti Guglielmino ed Elione che con il loro prezioso supporto editoriale hanno contribuito alla crescita della nostra pagina, lanciando su questo portale memorabili pezzi di storia del giornalismo baffuto, aiutando anche nella progettazione complessiva del sito.
Un sentito grazie anche ai sodali Pablo e Michelino che rispettivamente dal Sud America e dal Giappone hanno contribuito ad esportare l’Accademia del Baffo oltreconfine consegnando a questo portale delle gustosissime inchieste giornalistiche sulla barbieria all’estero e in particolare ringraziamo il sodale Pablo per essere ultimamente riuscito ad organizzare a Moin in Costa Rica un concorso baffuto patrocinato dall’Accademia del Baffo.
Grazie anche a Claudione Ottaviani che nei suoi viaggi fotografici in giro per il mondo non ha mancato di mandarci delle interessanti documentazioni baffute dall’India e dall’Africa. Un ringraziamento anche a Michelone Lesto, compagno di diverse incursioni per i barbieri di Roma e che insieme al sodale barbuto Giorgetto Bomber ha difeso i colori dell’Accademia al Campionato Italiano di Barba e Baffi dello scorso maggio.
Grazie anche a Savo e Lucone Tempesta che in due occasioni hanno prestato i loro baffi per due inchieste di barbieria e in particolare vorremmo ringraziare Savo che ci ha offerto la sua conoscenza di barman firmando alcuni importanti video per la rubrica Cocktail coi baffi. Ringraziamo anche l’Altro Chiosco di Ponte Milvio che ci ha accolto donandoci i suoi spazi per i nostri eventi baffuti e diventando la sede ufficiale della nostra beneamata Accademia del Baffo. Grazie anche a tutti quei sodali che partecipano all’attività di BaffiaBuffo inviandoci notizie e foto, condividendo i nostri articoli e contribuendo alla diffusione del lanuginoso verbo. Un ringraziamento particolare anche ad Andreazza che ha messo a disposizione le sue doti artistiche per la realizzazione di alcuni riuscitissimi disegni per le magliette di Baffiabuffo.
Grazie anche a tutti quelli che in questi anni hanno partecipato alle attività dell’Accademia e a tutti quei sodali della prima ora che non si sono persi una Cena coi baffi e che per motivi di prolissità non citiamo qui ma che in cuor loro sanno sanno quant’è grande la stima che gli tributiamo.

Ci rimettiamo dunque a lavoro a difesa del baffo per la gloria dell’Accademia e di Baffiabuffo perchè: “Da grandi baffi derivano grandi responsabilità”.

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