Animali Mustacchiuti: il Tricheco

walross

L’irsuto pinnipede che ha dato il nome ad un celebre stile di baffi

Il Tricheco è una delle rare specie che, nel mondo animale, può fregiarsi di aver prestato il proprio nome ad una tipologia di baffi. Quando infatti il tappetino sub nasale supera abbondantemente il labbro superiore, coprendo riccamente anche i lati della bocca, si parla di mustacchi a tricheco (walrus in inglese, morse in francese e wallrossSchnauzer – richiamando i baffi della teutonica razza canina – in tedesco). Un tipo di baffi che ha caratterizzato il volto di alcuni celebri personaggi come Otto von Bismarck, Friedrich Nietzsche, David Crosby e altre icone più o meno pop come James Franklin “Jamie” Hyneman e Ned Flanders dei Simpson.
celebri baffiIl pennipede deve ai suoi caratteristici mustacchi anche la radice etimologica della sua denominazione italiana che deriva dai termini greci thríx (pelo) ed échein (avere), proprio per le vibrisse che ricoprono abbondantemente il labbro superiore di questo mastodontico mammifero marino.
Il copioso vello è composto dalle 400 alle 700 setole rigide disposte su 13-15 file («vibrisse mistaciali») e viene utilizzato per setacciare il fondo marino a caccia di molluschi. Ogni singolo pelo, impiantato nel muscolo del labbro superiore di questo gigante dell’acqua, è dotato di un vaso sanguigno e di un nervo che gli permettono di identificare nel buio delle profondità marine oggetti decisamente piccoli fino a 3mm di spessore e 2mm di lunghezza.
baffi trichecoGrazie al loro “baffo radar” i trichechi possono andare a caccia delle loro “prede” preferite, i molluschi bivalvi betonici, sorta di vongole dei fondali che l’animale risucchia brandendo con le possenti labbra, spingendo a mo’ di pistone la lingua per creare un potente risucchio che scalza il mollusco dalla sua casa aspirandolo. Non “usurando” i mustacchi nel setaccio del fondo marino, i trichechi in cattività sviluppano mustacchi più voluminosi rispetto a quelli degli esemplari allo stato brado.
trichecoDragando continuamente il fondo marino a caccia di molluschi il tricheco svolge un importante ruolo per la proliferazione delle comunità bentiche smuovendo il substrato e rilasciando numerosi nutrienti nell’acqua.
Il tricheco (la cui classificazione linneana è quella di Odobenus rosmarus Linnaeus, 1758) si divide in tre sottospecie: il tricheco dell’Atlantico, il tricheco del Pacifico e il tricheco del mare di Laptev le quali si distinguono soprattutto per la taglia (il tricheco dell’atlantico pesa circa il 10-20% in meno di quello del pacifico) e per la lunghezza delle zanne (più corte per gli esemplari dell’Atlantico che tendono ad avere anche un muso più schiacciato). Le femmine pesano circa due terzi dei maschi.
In natura il tricheco vive circa 20-30 anni e la femmina partorisce al massimo una volta ogni due anni, questa caratteristica lo rende il pinnipede con il più basso tasso riproduttivo e lo ha reso in passato vulnerabile alla caccia intensiva delle popolazioni occidentali che ricercavano soprattutto le sue zanne. Gli Inuit, i Chukchi e gli Yupik (popolazioni che abitano le regioni artiche del pianeta) hanno instaurato nel tempo una sorta di dipendenza da questo animale utilizzandolo non solo per sfamarsi ma anche per fabbricare utensili, vestiti e oggetti di artigianato mentre l’olio veniva impiegato per riscaldare e illuminare. Il tricheco è parte integrante della mitologia di queste popolazioni all’estremo nord del mondo ed è una presenza fissa nelle loro leggende ancestrali.

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